martedì 19 febbraio 2008

Un giorno di ordinaria follia!

Non so se vi è mai capitato di uscire per comprare una cosa...e perdere un'intera giornata senza essere riusciti a comprarla!
Beh questo è capitato a me e alla mia ragazza ieri. Siamo andati a comprare un box doccia, ma pare che sia impossibile oggi come oggi averne uno!
Ci siamo raccomandati che fosse delle misure giuste, e l'impiegato guardandoci come a voler dire "Vuoi che non sappia fare il mio lavoro?" è andato in magazzino mandandoci a comprare il silicone nel frattempo.
Per farla breve: quel rincoglionito (perché uno così non può che essere chiamato rincoglionito) ci ha dato il box doccia della misura sbagliata...
Mentre lo montavamo ci siamo accorti, e giù a ripassare tutti i santi.
Abbiamo chiamato al telefono quel grande magazzino (di cui non faccio il nome per non beccarmi pure una denuncia!), e dopo aver perso quasi un'ora ad ascoltare la musichetta al telefono (nel frattempo dopo i santi sono state chiamate in causa tutte le divinità nordiche!!!!) l'impiegato modello ci ha autorizzato a sostituire il box doccia in un altro magazzino più vicino a casa nostra.... ma non è finita qua...
Arriviamo a Milano....
1. Aspettiamo un'altra mezz'ora prima che ritirassero il box sbagliato
2. Non c'era in casa un altro box doccia come quello che avevamo acquistato (Mortacci sua!)
3. Il prezzo dello stesso modello che abbiamo ordinato e che arriverà il 2 APRILE !!!!! era diverso, tant'è che abbiamo dovuto "integrare" quello che avevamo già pagato....
Se a questo aggiungiamo che è più di un mese (di ritardo) che aspettiamo che ci consegnino un dannato divano.....
Quando la mia ragazza mi chiederà, da oggi in poi, di andare a comprare qualcosa per la casa, mi sa che avrò la stessa reazione di Michael Douglas in Un giorno di ordinaria follia!

giovedì 14 febbraio 2008

Consiglio di lettura

Molto spesso chi vuole trovare delle risposte leggitime a domande altrettanto leggittime si trova di fronte a un vero e proprio muro di gomma. Vedi ad esempio l'argomento guerra, o come si usa ultimamente dire Peacekeeping (mantenimento della pace). Ci sono degli uffici preposti, soprattutto per quanto riguarda le informazioni da dare alla stampa e ai media, che fanno capo direttamente al Ministero della Difesa. Non solo da noi in Italia è così, anche negli Stati Uniti non è possibile lasciare fuori uscire notizie che non siano state vagliate da autorità di controllo, per il pericolo di fornire informazioni ai nemici.
C'è un libro però che ha suscitato scandalo in America, Ammazzando il tempo in Iraq, di Colby Buzzel, soldato scelto arruolatosi volontariamente nell'esercito.
Il libro è tratto in parte da confessioni scritte su un blog aggiornato direttamente in Iraq (poi messo sotto controllo dalle autorità, dato l'elevato numero di click che riceveva), in parte da un diario compilato da questo brillante personaggio, così cinematografico da essere già stato "divorato" dalla fabbrica dei sogni di Hollywood.
In questo testo si vive il clima di attesta, d'impazienza, la vita quotidiana di ragazzi che acquistano una caratterizzazione che ce li rende comunque simpatici, anche se non si condivide il motivo per cui si trovino armati in terra straniera per "esportare" la democrazia.
Un altro testo che consiglio di leggere per capire come si svogle il ruolo dell'esercito di pace dell'ONU, s'intitola proprio ONU di Linda Pollman, una freelance olandese.
C'è un modo ufficiale e uno ufficioso per raccontare gli avvenimenti: in quello ufficiale conosciamo dati e numeri, in quello ufficioso forse conosciamo di più gli uomini e le vicende.