venerdì 16 gennaio 2009

solidarietà ad annozero

Gent. Santoro,
come molti italiani ieri ho seguito la puntata di annozero. Non nascondo che sono stato irritato già molto prima di Lei dal comportamento "stronzissimo" (sono parole sue) della Annunziata. 
Quando il "cavaliere" abbandonò alla stessa maniera la sua trasmissione lei gli lanciò l'accusa di non saper trattare con i giornalisti (il che probabilmente è anche vero). Ma quando viene punta sul vivo lei? Si comporta alla stessa maniera!
Inoltre non trovo giusto pontificare nelle trasmissioni altrui, spiattellando una professionalità quasi "prioritaria". Ma chi lo stabilisce questo?
Ritengo inoltre che come al solito si sia sottovalutata la capacità critica del pubblico della sua trasmissione: l'ho capito io, che non ho la professionalità dell'Annunziata, che argomento della trasmissione era il presente e passato prossimo di quello che sta avvenendo sulla striscia di Gaza, e perché come me non debbono averlo capito gli altri spettatori?
Anche il fatto di criticare l'aver dato la parola alle due ragazze contrapposte dicendo "noi siamo italiani...". 
Ma di cosa stiamo parlando? Non sono uno statista, ma mi sembra che le parole, anche infuocate, non uccidano nessuno e semmai il fatto che non vi siano occasioni di confronti è una delle cause dell'odio stratificato tra le due popolazioni.
Ma come al solito c'è chi sale in cattedra e ci dice quello che dobbiamo fare!
Ho apprezzato molto le due donne rappresentanti del mondo israeliano e palestinese che, con il dolore nel cuore, ma anche con parole sensate e costruttive provano a dare un senso a tutti quei bambini trucidati, cacciati come mosche.
Come spettatore alla fine della puntata non ho pensato di odiare gli israeliani, ma di valutare, come da lei espresso, il forte rischio che stiano covando le future serpi in seno, per la politica di violenza e distruzione di massa che stanno attuando.
Ci tengo a precisare che sono amico di molti ebrei, e penso che la vera amicizia concede a entrambi il diritto di criticare. Non bisogna, in un periodo storico che vuole definitivamente cancellare gli orrori della shoa, "tutelare" gli ebrei. Anche loro vanno criticati quando se lo meritano. 
Chi non lo fa è un ipocrita a mio modestissimo avviso e anche un razzista latente.
Contiuate così, siete la "scintilla nella cenere" che mi fa ancora accendere la televisione (dato che la Gabanelli è sparita!).
Distinti saluti 
Andrea Micali.