martedì 1 luglio 2008

Quanto mi manchi Enzo Biagi

Non è passato nemmeno un anno dalla scomparsa di Enzo Biagi, ma sento ancora la necessità di una figura con il suo spessore e con la sua forza interiore, capace fino alla fine dei suoi giorni di non abbassare il capo davanti ai potenti che lo volevano fare inginocchiare.
Cosa è stato il medioevo se non la gestione univoca della cultura, della informazione, del potere politico, e perché no quello legislativo?
L'oscurantismo che si sta verificando da qualche anno in Italia vedeva partigiani come Enzo impegnati con modi signorili, ma senza sconti per nessuno, nel loro compito incessante di INFORMARE.
La deriva che ha preso lo strumento televisivo è pericolosa. Mi viene il magone a guardare alcuni telegiornali, mi viene il magone a chiamare giornalisti certi delinquenti prezzolati.
Internet da la possibilità di raccogliere tutta l'indignazione che c'è in Italia, e per fortuna c'è.
Ed è forse questo l'unico spiraglio di libertà che ancora ci è rimasto.
Torna Enzo, ti prego.

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